sabato 10 aprile 2021

TMMP 2021 Volo 50A - Wilson to Green Park: "I bless it rains down in Africa"

La bellezza di Flight Simulator 2020 è che ci permette di esplorare quasi ogni angolo del mondo grazie all'utilizzo delle mappe satellitari. Questo rende possibile (senza troppe aggiunte) apprezzare in VFR aree del mondo, che con i simulatori precedenti erano un'immensa distesa di texture generiche, sfruttando al massimo punti di riferimento che le mappe di base ci offrono.

Per questo motivo, le tappe dalla 50 alla 55 di questo TMMP si svolgeranno in Kenya. Un paese che ho imparato a conoscere in questi anni, nel quale sto prendendo il PPL e che premette eseguire dei bush flights di notevole impegno tra un immenso numero di airstrip posizionate alle più diverse altitudini. Ci si potrebbe fare un tour intero (in Kenya come in tante altte parti d'Africa), ma queste cinque tappe sono un po' una prova, con la speranza che siano di gradimento.

Detto questo, partiamo!

La tappa 50A ci porta dal Wilson Airport al Green Park Airstrip. I dettagli della tappa sono sull'apposita pagina del TMMP. Dopo startup e taxi eccoci pronti in testata pista 07 per il decollo con il nostro Savage Carbon.


Al Wilson si può usare indifferentemente la pista 07 o 14 per il decollo, tuttavia va tenuto in considerazione che dalla 07 il vento è prefettamente contrario, mentre dalla 14 è di traverso, fattore determinante è senza dubbio la velocità del vento. In ogni caso, come di decolla dalla 07 o dalla 14 la procedura di uscita VFR (chiamata in gergo STATE DEPARTURE) prevede:
  • eseguire un circuito NON STANDARD a destra, ad una altitudine di 6.500 piedi sul QNH locale;
  • terminare il braccio di sottovento quando si è in linea d'aria con la testata della pista 07 e virare a destra per prua 330°, mantenendo i 6.500 piedi;
  • quando in attraversamento della testata pista 07 virare a sinistra per prua 300° e si sale fino a quota 8.000 piedi (non più di 8.500) puntando verso il Ngong Race Course (in foto, lo si vede in basso a sinistra);


  • una volta sul Race Course, si vira a destra verso Nord, sino a raggiungere un campo da golf (con relativo lago per l'irrigazione);

  • a quel punto si vira a sinistra seguendo la strada principale che si vede al di sotto e si prosegue in uscita verso la propria destinazione (state seguendo la strada giusta se sulla vostra sinistra vedete un gruppo di serre. Quelle sono parte del quartiere di Kikuyu).




Passato Kikuyu ci possiamo un po' rilassare, senza però perdere d'occhio il paesaggio sottostante (per orientarci). Pertanto continuiamo a seguire la A101 in uscita da Nairobi sino a quando il plateau non inizia a degradare verso la Rift Valley.


 

Come il terreno inizia a scendere, seguiamo la strada che segue il costone delll'altipiano. In fondo, sula sinistra (se il meteo lo permette) vediamo già uno dei nostri prossimi punti rotta: il Monte Longonot; teniamolo sempre a vista!








































La strada termina nella cittadina di Mahi Mahiu (prima foto), dove si biforca. Tenendo sempre il Monte Longonot sulla nostra sinistra, seguiamo la strata che continua diritta verso Naivasha (seconda foto).




 


Una volta in linea con il Monte Longonot, viriamo verso di questo per un passaggio ravvicinato per apprezzarne la bellezza. 

 

Come si nota, c'è una strada lungo il bordo del cratere.
Chiunque venga nel parco e arriva sino in cima al vulcano (si può fare tranquillamente trekking) può percorrere tutto il bordo. La strada è larga meno di mezzo metro e sui sue lati c'è subito la parete scoscesa che va verso il cratere o il bordo esterno.











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Ci lasciamo il monte Longonot alle nostre spalle e seguiamo sul parco nazionale di Hell's Gate, dove sono state costruite diverse centrali geotermiche.


Seguendo la pletora di centrali, arriviamo alle famose gole che caratterizzano il parco. Le gole sono percorribili, tuttavia sono soggette a cosiddetti "flash floods" (inondazioni improvvise) che, a causa dell'acqua che si convoglia improvvisamente nelle gole (a causa di piogge a monte), spesso hanno travolto senza il minimo preavviso escursionisti che le attraversavano.



Oltrepassate le gole, prediamo la strada che va verso il Lago Naivasha



Intravederemo due laghi. Uno più piccolo, il Lago Olooiden (acqua salata) e  il più grande Lago Naivasha (acqua dolce). Vireremo dunque verso destra per seguire le sponde del Lago Naivasha e le tipiche serre che lo circondano.



Sebbene in FS2020 l'AI ancora non le riconosce adeguatamente, le serre sono la costruzione più presente intorno al Lago. La fiorente orticoltura a Naivasha permettte l'export di frutta, verdua e (sopratutto fiori). Avete regalato rose o fiori a S. Valentino? Beh, sappiate che è molto probabile che tali rose o fiori finoa 12 ore prima stavano crescendo sul bordo del Lago Naivasha.



Seguiamo dunque la strada che costeggia il Lago, chiamata Moi Lake South road (dedicata in onore dell'ex presidente del Kenya, recentemente scomparso, Daniel Arap Moi). Dalla strada intravediamo già (sulla sinistra) la penisola di "Crescent island", che daràil nostro prossimo punto rotta.


La (pen)isola di Crescent Island è un parco privato e uno dei pochissimi posti in cui è possibile effettuare dei safari a piedi, poichè la fauna che lo abita è composta da animali erbivori che non attaccano l'uomo (se si tiene a debita distanza) quali zebre, gnu, impala, giraffe. Lo sorvoliamo per dirigerci verso il punto rotta successivo...


... La citta di Navasha!


Ormai ci siamo quasi. Continuiamo lungo il bordo del Lago finchè non intravediamo un campo da Golf (in foto è ad altezza elica).


Subito dopo il campo si intravede una costruzione bianca. La pista è alla sua sinistra!


Attenzione all'avvicinamento, che non è semplice. Se non si è sicuri, meglio effettuare un sorvolo, entrare nel circuito (a sinistra) ed atterrare.

Una foto fatta dal guardiano alla barra di ingresso


Segue la seconda parte verso Magadi!




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